Pensioni quota 102. Cambiano dal 2022 le possibilità di pensionamento: con l’addio alla Quota 100, si va verso un graduale ritorno alla legge Fornero con diverse misure agevolative, alcune delle quali introdotte dal Disegno di legge di Bilancio 2022.
Le novità non riguardano le sole pensioni, ma anche le indennità di accompagnamento alla pensione, come l’Ape sociale, ampliata a coloro che raggiungono i requisiti entro il 31 dicembre 2022 e il contratto di espansione, esteso alle aziende con almeno 50 dipendenti (non più 100) e prorogato al 2023. È importante non dimenticare, poi, che per chi matura i requisiti per un determinato trattamento con le “vecchie” regole, entro i termini previsti dalla legge (ad esempio, raggiunge i requisiti per la quota 100 entro il 2021), il pensionamento risulta sempre possibile, grazie alla cristallizzazione dei requisiti.
La pensione quota 102 consiste nella possibilità di ottenere l’uscita dal lavoro per coloro che compiono 64 anni di età e raggiungono 38 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2022. La disciplina della Quota 102, ad esclusione dei requisiti previsti, è la medesima disposta per la Quota 100. Si applicano dunque le finestre di attesa e la pensione non è cumulabile, dal primo giorno di decorrenza del trattamento e fino alla maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria (pari a 67 anni sino al 31 dicembre 2024), con i redditi da lavoro dipendente o autonomo. Sono cumulabili i soli redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5mila euro annui lordi. I 38 anni di contribuzione richiesti possono essere raggiunti anche utilizzando il cumulo tra più gestioni, ad esclusione delle casse professionali.

Le altre possibilità di pensionamento nel 2022
In merito alle ulteriori misure pensionistiche che possono essere conseguite nel 2022 in quanto strutturali, cioè non soggette a proroghe e a modifiche, vi invitiamo a visitare il sito INPS www.inps.it